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Artiglio del Diavolo, la pianta contro le infiammazioni

Inizialmente impiegato come tonico digestivo, fu usato poi per le sue virtù antinfiammatorie e analgesiche.

IDENTIKIT DELLA PIANTA:

Nome botanico: Harpagophytum procumbens

Nome comune: Artiglio del diavolo

Famiglia: Pedaliaceae

Benefici: possiede proprietà antinfiammatorie, spasmolitiche e antidolorifiche a livello articolare¹

Un antico rimedio naturale

Si tratta di una pianta originaria della Namibia che veniva utilizzata dalla popolazione indigena come amaro-tonico nelle febbri e nei disturbi digestivi. Veniva impiegata anche sotto forma di pomata, preparata dalla pianta fresca e applicata sull’addome per favorire le contrazioni nei parti difficili². 

Artiglio del diavolo

Cos’è l’artiglio del diavolo?

L’artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens) è una pianta che cresce su terreni sabbiosi e argillosi, è diffuso soprattutto nelle savane della Namibia e tra le sabbie del deserto del Kalahari. Si sviluppa da un tubero primario, dal quale escono radici che danno origine ad altri tuberi e successive radici. In Europa è conosciuto solo dalla metà del secolo scorso quando fu importato da scienziati tedeschi.

A cosa serve l’artiglio del diavolo: proprietà e benefici

Inizialmente impiegato come tonico digestivo, fu usato poi per le sue virtù antinfiammatorie e analgesiche. Oggi in fitoterapia trova impiego soprattutto per l’attività antinfiammatoria articolare. Viene definito anche cortisone vegetale grazie alla sua marcata efficacia nei processi infiammatori articolari³. La radice di Artiglio del diavolo supporta la fisiologica funzionalità articolare: i principali costituenti noti come arpagoside, arpagide e procumbide, conferiscono a questa pianta una notevole attività antinfiammatoria e antidolorifica, in particolare a livello del sistema osteoarticolare⁴.

L’Artiglio del diavolo viene utilizzato in caso di⁵:

-        Dolore e rigidità articolare

-        Manifestazioni dolorose artrosiche

Perché si chiama Artiglio del diavolo

Viene comunemente chiamato artiglio del diavolo perché i suoi frutti legnosi sono a forma di artigli e gli animali che si feriscono camminandoci sopra, iniziano a saltare ed agitarsi furiosamente per il dolore tanto da sembrare indemoniati.

“Quante gocce di Artiglio del diavolo devo prendere?”

Le caratteristiche fisiologiche e le necessità di ogni individuo possono essere molto variabili, così come la varietà dei prodotti sul mercato. La quantità e il momento della giornata in cui assumere Harpagophytum procumbens è diverso per ciascun individuo: i professionisti della salute sapranno individuare la modalità ottimale di assunzione secondo le specifiche necessità.

¹ ² E. Campanini, Dizionario di fitoterapia e piante medicinali, Tecniche Nuove, Milano 2004, pag. 227

³ ⁴ ⁵ B. Brigo, L’uomo, la fitoterapia, la gemmoterapia, Tecniche nuove I° edizione, pag. 174-175