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Fucus vesiculosus, la pianta officinale per l’equilibrio del peso corporeo

Il Fucus vesiculosus è un’alga bruna ricca di iodio della famiglia delle Fucaceae...

Identikit della pianta

  • Nome comune: Fucus; Quercia marina
  • Famiglia: Fucaceae
  • Benefici: favorisce l’equilibrio del peso corporeo e stimola il metabolismo dei lipidi

Come si presenta la pianta officinale di Fucus vesiculosus?


Il Fucus vesiculosus è un’alga bruna ricca di iodio della famiglia delle Fucaceae. È formata da un corpo, detto tallo, che presenta fronde di color verde oliva tendente al bruno1. La pianta può essere lunga da 15 cm fino a 1 metro e lungo ogni lamina di forma fogliacea allungata sono presenti alcune vescicolette ripiene di aria che servono per il galleggiamento della pianta, in quanto se questa dovesse restare sommersa troppo a lungo andrebbe incontro a putrefazione1. Per una certa somiglianza delle fronde con la quercia, Plinio descrisse la pianta officinale di Fucus vesiculosus chiamandola “quercus marina2.
Fucus vesiculosus può crescere nella zona litorale, dove la marea cambia la profondità dell’acqua e lascia la pianta esposta per alcune ore, oppure nella zona sublitorale, dove la pianta rimane costantemente sommersa1. È distribuito lungo le coste del Nord Atlantico, in acque fredde e temperate a bassa salinità e in Europa a partire dallo stretto di Gibilterra fino a tutta la penisola scandinava, in Islanda, Groenlandia, lungo la costa canadese e lungo la costa settentrionale statunitense1.

Le origini della pianta officinale Fucus vesiculosus

Il Fucus vesiculosus venne descritto per la prima volta nel 1862 dal medico Duchesne-Duparc. Egli inizialmente lo utilizzò contro la psoriasi, ma si accorse che il Fucus possedeva la proprietà di mobilizzare i grassi2. A seguito di questa sua scoperta, il medico iniziò ad impiegarlo per combattere l’obesità e ne descrisse poi le “qualità” dimagranti che egli attribuiva alla regolarizzazione del metabolismo dei grassi, ottenuto grazie ad una stimolazione endocrina2.

Quali sono i benefici di Fucus vesiculosus?


La parte più conosciuta e utilizzata del Fucus vesiculosus è il tallo. Questa pianta officinale è considerata una delle ricchezze dell’oceano, un concentrato di sali minerali, oligoelementi, vitamine e iodio. Sull’organismo va ad esercitare un’attività depurativa e tonificante metabolica, agendo in particolar modo sull’equilibrio del peso corporeo e sul metabolismo dei lipidi. Le alghe in generale ed in particolare il Fucus, proprio per la loro ricchezza in iodio, sono in grado di provocare un aumento della funzionalità tiroidea e, di conseguenza, accelerare i processi di catabolismo2. Proprio per questo motivo il Fucus vesiculosus trova il suo utilizzo principale all’inizio di una cura dimagrante e costituisce, a volte, lo starter per il processo di dimagrimento2.
Le alghe sono particolarmente indicate nei casi di soggetti che presentano modeste note di ipofunzionalità tiroidea e ritenzione idrosalina poiché, grazie al loro apporto in iodio organico, sono in grado di regolarne la funzionalità2. L’utilizzo delle alghe, invece, non è consigliato per le persone che soffrono di ipertiroidismo e dovrà essere effettuato sempre e comunque sotto stretto controllo di un professionista della salute2.
L’azione della pianta officinale di Fucus vesiculosus si localizza principalmente nelle sedi maggiormente ricche in tessuto adiposo (fianchi, cosce ecc.) e può essere anche associato ad altre piante come per esempio Pilosella2.
La pianta officinale di Fucus vesiculosus, infine, viene anche impiegata, in virtù dell’azione endocrina, come supporto nei casi di psoriasi, una patologia dermatologica che ha origine anche da uno squilibrio a carico dei lipidi2.

"Quante gocce di Fucus vesiculosus devo prendere?”

La quantità e il momento della giornata in cui prendere questo prodotto è diverso per ciascun individuo: i professionisti della salute sapranno individuare la modalità ottimale con cui assumere il Fucus vesiculosus secondo le specifiche necessità.

1 – V. Anzalone, F. Consonni, Il Fucus, in “Natural 1”, ottobre 2018, pp. 40-43
2 - E. Campanini, Dizionario di fitoterapia e piante medicinali, Tecniche Nuove, Milano 2004