Ippocastano, la pianta che aiuta a combattere la ritenzione idrica e i disturbi venosi
Il nome Hippocastanum deriva dal greco: “ippo” che significa cavallo e “kastanon” che vuol dire castagna ossia “castagna del cavallo”, in quanto i suoi frutti erano considerati medicamentosi per la tosse dei cavalli
IDENTIKIT DELLA PIANTA:
Nome botanico: Aesculus hippocastanum
Nome comune: Ippocastano
Famiglia: Hippocastanaceae
Benefici: proprietà di supporto alle fisiologiche funzioni drenanti¹
Come riconoscere l’Ippocastano
L’ippocastano è un grande albero, imponente ed elegante, che può raggiungere i 30 metri di altezza. È originario della penisola balcanica e dell’Asia minore, ma oggi è molto diffuso anche in Italia. Presenta foglie palmate e i fiori sono profumati ed uniti in grappoli. I suoi frutti, invece, somigliano molto alle castagne, ma non sono commestibili: vengono infatti chiamate “castagne d’India” o “castagne matte” e sono racchiuse in un riccio di colore verde ricoperto da molto aculei. Tra settembre e ottobre raggiungono la maturazione e, aprendosi, lasciano fuoriuscire da 1 a 3 semi di colore marrone brillante somiglianti alle castagne che conosciamo.
Storia ed etimologia
Il nome Hippocastanum deriva dal greco: “ippo” che significa cavallo e “kastanon” che vuol dire castagna ossia “castagna del cavallo”, in quanto i suoi frutti erano considerati medicamentosi per la tosse dei cavalli². Venne importato dalla Persia in Europa nel XVI secolo dagli Ottomani. Le sue virtù terapeutiche, già note nella medicina popolare dell’Asia minore, vennero valorizzate soprattutto per merito di Artault de Vevey le cui osservazioni in merito alle sue intrinseche proprietà vennero rese note tra il 1896 e il 1909; in particolare, scrisse: “La sua Tintura calma il dolore e riduce i noduli delle emorroidi più rapidamente di ogni altro trattamento”³.
I vantaggi dell’Ippocastano
L’Ippocastano supporta la fisiologica attivazione della circolazione sanguigna favorendo così il ritorno venoso: infatti, preparazioni a base di Ippocastano vengono da tempo utilizzate in tal senso con ottimi risultati1.
Possiede proprietà⁴:
- Flebotoniche: può supportare l’aumento del tono delle pareti venose, aiutandole così a rafforzarsi, contribuendo a evitare l’insorgenza di vene varicose, gonfiore alle gambe e senso di pesantezza
- Drenanti (antiedemigene): supportando la riduzione della ritenzione di liquidi
Può essere usato a supporto del buon mantenimento fisiologico in caso di⁵:
- Insufficienza venosa
- Emorroidi
- Crampi muscolari notturni ai polpacci
- Fragilità capillare
- Cellulite
- Edemi post-operatori
“Quante gocce di Aesculus hippocastanum devo prendere?”
Le caratteristiche fisiologiche e le necessità di ogni individuo possono essere molto variabili, così come la varietà dei prodotti sul mercato. La quantità e il momento della giornata in cui assumere Aesculus hippocastanum è diverso per ciascun individuo: i professionisti della salute sapranno individuare la modalità ottimale di assunzione secondo le specifiche necessità.
1 - 5 B. Brigo – L’uomo, la fitoterapia, la gemmoterapia pag. 72-73
2 - 3 - 4 E. Campanini – Dizionario di fitoterapia e piante medicinali II edizione pag. 16-20