Sono tante le persone che con la bella stagione ricominciano a praticare il loro sport preferito, o si cimentano con nuove attività! L'importante è sempre procedere per gradi e farsi seguire da un allenatore. Anche l'omeopatia è al fianco di tutti gli sportivi per il rientro in campo!
Nonostante gli indiscutibili vantaggi derivanti da un’attività motoria regolare, non va dimenticato che praticare dell’attività fisica può comportare dei possibili rischi di lesioni dell’apparato muscoloscheletrico: lesioni di origine traumatica (contusioni, strappi muscolari, distorsioni, lacerazioni cutanee, ematomi, rotture tendinee, fratture ecc.) ma anche dovute a fenomeni di eccessiva sollecitazione meccanica o di usura. In tutti questi casi l’omeopatia può costituire una possibilità terapeutica utile a favorire il recupero delle funzionalità muscolo-scheletriche.
È da sottolineare, quindi, che sono innumerevoli le affezioni potenzialmente connesse alla pratica dell’attività sportiva amatoriale e agonistica. I gesti ripetuti e l’intensità delle attività motorie possono comportare, infatti, manifestazioni di sofferenza osteoarticolare localizzate, per esempio: a livello del ginocchio per il calciatore, della spalla per i nuotatori, del gomito per il tennista, delle ginocchia e delle caviglie per gli sciatori, ecc. Anche le persone che praticano jogging senza rispettare la gradualità nella progressione dell’allenamento risultano essere soggetti particolarmente a rischio di lesione articolare e muscolare.
Attenzione al caldo: 6 consigli per allenarsi d’estate
In Italia sono oltre 20 milioni1 le persone che praticano una o più discipline sportive. Allo stesso tempo ci sono persone che, pur non praticando un’attività sportiva, dichiarano di svolgere qualche attività fisica come: fare passeggiate per almeno 2 chilometri o andare in bicicletta2.
D’estate si moltiplicano le occasioni per fare sport: è bene ricordarsi, però, che se si vuole fare attività fisica all’aperto, è importante prendere le giuste precauzioni.
È quindi consigliabile seguire 6 semplici consigli3:
- Aumentare l’intensità degli allenamenti gradualmente in modo da lasciare il tempo al proprio corpo di acclimatarsi
- Monitorare la propria frequenza cardiaca, ricordandosi che questa aumenta con il caldo
- Evitare di allenarsi durante le ore più calde della giornata: meglio prediligere la mattina o la sera
- Proteggere la pelle applicando la crema solare: meglio se resistente all’acqua
- Rimanere idratati, assumere minerali e vitamine attraverso un’alimentazione sana
- Non strafare, se si iniziano già ad avvertire dei disturbi come mal di testa, sete intensa, crampi ecc. è meglio interrompere subito il proprio allenamento e bere tanta acqua, preferibilmente all’ombra
Utilizzare l’omeopatia in ambito sportivo
Sia nella preparazione fisica, che quando ci si trova di fronte a un trauma sportivo , sono tante le possibilità di cui avvalersi. Per tutti gli sportivi, professionisti e no, l’omeopatia può rivelarsi una preziosa alleata. I diversi medicinali omeopatici, infatti, possono agire su vari elementi anatomici che costituiscono l’apparato come: articolazioni, muscoli, legamenti, tendini, tessuto osseo, ecc. favorendo il ripristino della condizione di salute. In particolare, possono essere molto utili in caso di traumi acuti (contusioni, ematomi, distorsioni articolari ecc.) e nelle lesioni da sovraccarico funzionale, oltre che per trattare stati ansiosi ed emotivi prima di una competizione. Si tratta di medicinali che, grazie alle loro alte diluizioni, sono in genere privi di tossicità chimica e di effetti collaterali direttamente legati alla quantità di prodotto assunta. Generalmente non comportano rischi di interazione farmacologica e possono essere assunti in concomitanza con altri medicinali. Inoltre, hanno il vantaggio di non contenere sostanze dopanti e sono quindi possono essere particolarmente adatti a livello agonistico.
Il fatto che molti atleti utilizzino l’omeopatia non è un mistero. In Francia, ad esempio, nel 1998, Didier Deschamps, allora capitano della nazionale francese, durante la finale dei Mondiali contro il Brasile, al 39’ del primo tempo assunse quella che venne definita dalla stampa francese una “misteriosa fiala” che incuriosì molti. Si trattava di una dose globuli di un medicinale omeopatico che lo sportivo aveva assunto per far fronte a un trauma subito durante il match.
1- https://www.istat.it/it/archivio/204663
2- https://www.istat.it/it/files/2019/12/Asi-2019.pdf - pagina 384
3- https://www.runtastic.com/blog/it/corsa-destate-10-consigli-per-non-abbandonare-gli-allenamenti/