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Come affrontare il pavor notturno nei bambini?

Bambino
Tempo di lettura: 2 min

Il pavor notturno, conosciuto anche come terrore notturno, è una forma di parasomnia, un disturbo benigno del sonno, comune nei bambini di età inferiore ai 6 anni, che possono beneficiare del supporto dell’omeopatia. Si tratta di un risveglio parziale che si verifica nelle prime ore della notte, durante la fase di sonno profondo. Il bambino non è cosciente e mostra segni che possono impressionare chi gli sta intorno, ma non sono motivo di preoccupazione.

Cosa sono i terrori notturni?

Si tratta di una forma concitata e parziale di sonnambulismo.

I terrori notturni si manifestano con risvegli improvvisi, brevi e parziali durante i quali il bambino non è cosciente, è agitato e terrorizzato. Piange, urla, suda, respira affannosamente e ha gli occhi spalancati... È seduto oppure vuole scendere dal letto. Non riconosce le persone che lo circondano. Può pronunciare parole incomprensibili e, se gli si parla, non risponde. I tentativi di svegliarlo sono spesso infruttuosi e possono portare a reazioni aggressive o al riflesso di alzarsi dal letto. I terrori notturni si verificano generalmente solo una volta per notte. Durano da 1 a 20 minuti e cessano improvvisamente. È importante stare accanto al bambino finché non si calma e si riaddormenta. Quando si sveglia, il bambino non ricorda nulla di ciò che è accaduto durante la notte.

 

Quali sono le differenze tra terrori notturni e incubi?

  • Avvengono a ore diverse della notte

I terrori notturni si verificano sempre nella prima parte della notte, durante la fase di sonno profondo, cioè prima della fase REM in cui si verificano sogni e incubi.

  • I segni non sono gli stessi

I terrori notturni sono caratterizzati da un attacco di panico che combina urla a intense manifestazioni di paura, mentre durante un incubo il bambino grida e può piangere, ma la paura è meno intensa.

  • Lo stato di coscienza è diverso

Durante i terrori notturni, il bambino non risponde o risponde con difficoltà, è confuso e si riaddormenta facilmente. Il mattino dopo, non ricorda nulla dell’episodio.

In caso di incubo, invece il bambino è risvegliabile, può raccontare il sogno in modo più o meno dettagliato e ricordarlo la mattina dopo.

A che età iniziano i terrori notturni?

I pavor notturni sono piuttosto frequenti (circa 3% nei bambini, un po’ meno nelle bambine); di solito compaiono fra i 2 e i 12 anni, per scomparire in adolescenza.

I terrori notturni compaiono generalmente prima dei 4 anni e colpiscono circa il 40% dei bambini tra i 18 mesi e i 4 anni*.

Cosa si può fare contro i terrori notturni?

I terrori notturni non sono espressione di disturbi neurologici, né di disturbi affettivi, o relazionali. Non è tantomeno un attacco di panico: si tratta del risultato di un’attivazione del sistema limbico (gestore delle emozioni), probabilmente dell’amigdala, che non ha correlazione con esperienze vissute*.

Possono essere scatenati da stress, febbre, stanchezza o ritmi del sonno irregolari. A volte sono accompagnati da altri disturbi, come mal di stomaco, difficoltà ad addormentarsi, ripetuto stimolo a urinare o diarrea psicosomatica**.

L’aiuto dell’omeopatia

I medicinali omeopatici possono essere utili ad affrontare le cause all’origine del pavor notturno. Per i più piccoli, si possono sciogliere i granuli in poca acqua da somministrare nel biberon o con un cucchiaino. I bambini più grandi possono invece far sciogliere i granuli omeopatici sotto la lingua prima di coricarsi. I medicinali omeopatici, grazie alle loro diluizioni, sono generalmente compatibili con gli altri trattamenti farmacologici in corso e non presentano effetti collaterali né tossicità chimica.

Oltre a una soluzione omeopatica, è importante creare le condizioni giuste per aiutare i bambini a riposare bene:

  • Assicurarsi di arieggiare la camera per 15 minuti al giorno e di mantenere una temperatura di circa 18 °C
  • Mantenere orari regolari per andare a letto, per non alterare il ritmo del sonno 
  • La sera, proporre un pasto leggero, evitando gli alimenti zuccherati
  • Dopo cena, bandire gli schermi (tv, ipad, smartphone) e proporre un’attività rilassante come la lettura di un libro
  • Fare andare il bimbo in bagno prima di andare a letto 
  • Creare un ambiente calmo, favorevole all'addormentamento 
  • Creare dei rituali per il momento della nanna: il racconto di una storia, le coccole, il peluche preferito nel lettino pronto per un abbraccio!

* https://www.uppa.it/pavor-nocturnus/

**https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/lesperto-risponde/il-pavor-notturno-dei-bimbi-indica-un-disturbo-psichiatrico