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Come curare l'afta con l'omeopatia?

Dermatologia
Tempo di lettura: 5 min

L'afta è un'ulcera dolorosa e superficiale che si sviluppa all'interno della cavità orale. È un disturbo comune e non grave, che scompare spontaneamente in 7-10 giorni. Per curarla, può essere utile ricorrere all'omeopatia.

Cos'è l'afta?

L'afta è un'ulcera dolorosa della mucosa della bocca. Appare come un'abrasione superficiale e rotonda del diametro di 10 mm al massimo, biancastra al centro e rossa ai bordi. La sua comparsa è preceduta da bruciore e da una macchia rossa dolorosa. L'afta può comparire in qualsiasi punto della mucosa orale: agli angoli della bocca, sulla parte anteriore o sulla punta della lingua o sotto di essa e all'interno delle labbra o delle guance. Pur essendo, generalmente, un fenomeno isolato, è possibile avere più ulcere allo stesso tempo. L'afta non sanguina, non è contagiosa e scompare spontaneamente nel giro di 10-15 giorni, senza lasciare cicatrici.

Tuttavia, può essere molto fastidiosa o anche dolorosa, in particolare quando si mangia o si lavano i denti. 

Alcune forme di afta possono comparire nei soggetti affetti da malattie auto-immuni. Queste afte sono in genere più grandi e multiple, talvolta confluenti. Il decorso dura più di 10 giorni e tendono a ricomparire. Talvolta, i pazienti manifestano più episodi consecutivi. L’impatto sulla salute è talvolta significativo incidendo sull’assunzione del cibo. Il paziente può rivolgersi al medico per ottenere consigli sulla dieta e investigare una possibile malattia auto-immune (nello specifico la malattia di Behçet).

Ci sono poi lesioni ricorrenti della bocca causate dal virus herpes simplex che possono assomigliare a un'afta. Sono spesso causate da stress, esaurimento nervoso, esposizione solare, ecc. e possono manifestarsi unitamente all’herpes labiale.

Qual è la causa dell'afta?

La causa precisa dell'afta non è nota. Ci sono tuttavia diversi fattori che ne favoriscono la comparsa, quali lo stress, l’affaticamento fisico, il ciclo mestruale, il consumo di certi alimenti e l'assunzione di alcuni farmaci, in particolare i trattamenti oncologici chemioterapici.

Quali alimenti bisogna evitare?

Noci, noccioline, gruviera, fragole, pomodori, cioccolato, limone, banane, ananas, tutta la frutta con la buccia, ma anche alcool, caffè, menta, spezie… questi sono alcuni alimenti che favoriscono l'insorgere o la persistenza dell'afta.

Come alleviare il disturbo in modo naturale?

Mentre si aspetta che l'afta guarisca spontaneamente, è utile fare qualche modifica alla dieta per attenuare dolore e fastidio.

  • Evitare il consumo di alimenti irritanti che favoriscono la comparsa dell'afta.
  • Prediligere alimenti freddi (yogurt, gelato, ecc.) che calmano il dolore, e non piatti caldi che invece lo aggravano.
  • Lavarsi i denti dopo ogni pasto, usando uno spazzolino dalle setole morbide e un dentifricio adattato che non intensifichi il dolore.
  • Non ritardare gli eventuali interventi dentistici necessari (un dente cariato o spezzato, regolazione di un apparecchio ortodontico o di una protesi, otturazioni ecc.).
  • Per alleviare il dolore, il farmacista può consigliare un trattamento locale in pomata o gel o un medicinale omeopatico per via orale.

I trattamenti omeopatici non hanno generalmente effetti secondari e possono essere assunti insieme ad altri farmaci. L'omeopatia è adatta a tutti, inclusi i bambini e le donne incinte, per cui la raccomandazione è sempre quella di consultare un medico prima di assumere qualsiasi farmaco.

Durante la visita, il medico può prescrivere un trattamento omeopatico personalizzato che tratti il tipo specifico di lesione ed eviti le recidive nei soggetti predisposti.

Le lesioni della cavità orale provocate da una malattia auto-immune o da un herpes virale devono essere trattate con una specifica terapia. In questi casi l’omeopatia è usata per trattare i sintomi e prevenire le recidive, anche in associazione alle terapie convenzionali.

Allo stesso modo, le afte provocate dalla chemioterapia oncologica possono essere prevenute e curate usando medicinali omeopatici. Il medico esperto in omeopatia esaminerà il regime di trattamento chemioterapico del paziente, per affrontare gli effetti secondari attraverso adeguate cure omeopatiche di supporto.

Quale dentifricio usare quando si ha un'afta?

Alcuni dentifrici possono intensificare il dolore causato dall'afta. Si raccomanda di scegliere un dentifricio per le gengive sensibili, privo di menta e laurilsolfato di sodio (SLS) essendo questi irritanti per le mucose. Alcuni dentifrici contengono sostanze naturali a base di piante, come la calendula che ha un’azione antinfiammatoria e cicatrizzante.

Come prevenire le recidive?

Nei soggetti predisposti l'omeopatia può rappresentare una soluzione preventiva dell'afta recidivante, che può manifestarsi fino a 6 volte all'anno. Inoltre, per limitare gli episodi, si consiglia di:

  • ridurre i fattori di stress, praticando attività di rilassamento
  • evitare il consumo degli alimenti irritanti
  • mantenere una buona igiene della bocca e dei denti e recarsi regolarmente dal dentista.